Mini guida all’Email Design – seconda parte

Proseguiamo con la seconda parte della checklist stilata da MailUp sui passi da seguire – dalla progettazione all’invio – di una DEM o newsletter efficaci.

Footer

Il footer è la sezione che si colloca in fondo al messaggio. Spesso trascurato e considerato marginale, questo elemento è in realtà molto importante per coltivare il rapporto di fedeltà tra azienda e destinatario. Si tratta, infatti, dello spazio riservato a tutte le comunicazioni legate alla riconoscibilità, affidabilità e reputazione del brand.

Tra gli errori da evitare, MailUp suggerisce di non:

  • Eccedere con la quantità di informazioni ed elementi
  • Inserire le informazioni senza una gerarchia e una struttura ordinata, ostacolando lo scopo di trasparenza e chiarezza del footer
  • Utilizzare lo stesso colore di sfondo del corpo dell’email anche per il footer, creando confusione tra le due sezioni
  • Inserire tutte le informazioni necessarie senza lasciare i dovuti spazi, disorientando lo sguardo del lettore
  • Inserire un link di disiscrizione poco visibile o poco riconoscibile

Responsiveness

Le email ottimizzate per mobile garantiscono maggiore fruibilità e maggiori tassi di clic, facilitando, di conseguenza, le conversioni e incrementando il ritorno sull’investimento. In relazione alla sua visualizzazione da mobile, un’email può avere un design responsive o scalable a seconda di come viene costruita – di seguito una tabella preparata da MailUp.

Alcuni trucchi di MailUp per evitare troppe differenze tra la visualizzazione mobile e web:

  • Utilizzare immagini e colori di background per bypassare i rischi del riadattamento dei contenuti;
  • Raddoppiare le dimensioni delle immagini per gli schermi retina;
  • Utilizzare font particolari o proprietari, che creino problemi di visualizzazione su alcuni client di posta;
  • Affidare contenuti importanti come testi principali e CTA alle immagini, non consentendo alcun ridimensionamento ed esponendoti al rischio di mancata visualizzazione

Link e UTM

I link possono essere inseriti all’interno di: pulsanti, testo HTML, immagini statiche e animate. In tutti questi casi, è importante verificare la correttezza e l’affidabilità di ogni singolo collegamento e tracciare la sua efficacia attraverso i parametri UTM (Urchin Tracking Module).

Pertanto, MailUp suggerisce di evitare di:

  • Inserire link scorretti o non raggiungibili;
  • Includere link presenti in blacklist;
  • Utilizzare gli spazi nei parametri UTM;
  • Non essere chiaro o specifico nella compilazione dei parametri UTM, rendendo confusa e poco chiara l’origine del traffico

di Lara Gastaldi