Agenda 2030: quanto sono conosciuti gli SDGs?

Città sostenibili, lotta al cambiamento climatico, promozione della crescita economica sostenibile e inclusiva, riduzione delle disuguaglianze tra Paesi, raggiungimento di una sicurezza alimentare sono solo alcuni dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030 presentata dall’ONU nel 2015.

La colorata rappresentazione grafica è ormai molto diffusa quando si parla di sostenibilità o si fa riferimento a tematiche di CSR, così come “le 5 P” dell’Agenda: Persone, Pace, Prosperità Partnership e Pianeta.

Ma gli italiani conoscono davvero gli obiettivi dell’ONU?
Una recente ricerca commissionata da ASviS, e condotta dall’Istituto Ipsos, ha indagato il livello di conoscenza dell’Agenda 2030 e ha realizzato una scala dell’importanza assegnata dagli italiani ai 17 SDGs.

Tra gli oltre 1200 intervistati, con metodo CAWI, il 95% dichiara di aver sentito parlare di sviluppo sostenibile, tra questi il 42% anche degli SDGs dell’Agenda 2030. Tra le principali fonti di informazione e diffusione del logo degli obiettivi (la corona colorata) prevalgono i social media e i media tradizionali, rispettivamente con il 57% e il 45%.

Guardando invece l’importanza dei singoli obiettivi, sono gli aspetti ambientali a prevalere, rispetto alle macrocategorie sociale, economica e istituzionale.

La crescente preoccupazione per il cambiamento climatico, per i ripetuti fenomeni naturali disastrosi e in generale le condizioni di vita sembrano aver contributo a posizionare la lettera E(nvironmental), e quindi la tutela dell’ambiente, in cima alle priorità.

Inoltre, gli italiani sono concordi nel ritenere che il raggiungimento degli obiettivi ONU dipenda maggiormente da iniziative di tipo pubblico (governo centrale e amministrazioni locali) e non solo da iniziative private.

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di Isabel Pepe