Nell’era dell’informazione digitale le fake news rappresentano un importante e delicato tema che in particolar modo le testate online devono affrontare per garantire un’informazione corretta, affidabile e trasparente.

Le fake news esistono da sempre, problemi legati al controllo delle fonti e alla veridicità delle notizie hanno sempre accompagnato anche la carta stampata, ma con la grande viralità e accessibilità di Internet, la questione si amplia diventando talvolta incontrollabile.

Bisogna distinguere tra due genesi delle fake news online: quelle derivanti da disattenzione, superficialità e scarsa professionalità – per cui non viene controllata l’affidabilità delle fonti o la correttezza di ciò che si scrive – e quelle create ad arte per confondere e creare reazioni e orientare la pubblica opinione – dove vengono manipolati i contenuti.

Complici i social network e la grande diffusione di strumenti digitali accessibili e gestibili ormai da chiunque, anche dai non “addetti ai lavori”, siamo tempestati da news e comunicazioni su tutti i canali digitali a nostra disposizione: come distinguere informazioni autorevoli dalle fake news?

Sicuramente diventa oggi fondamentale per chi si occupa di informazione, affrontare seriamente questo tema lavorando innanzitutto internamente alle redazioni nella formazione continua delle professionalità che collaborano e nella creazione di protocolli condivisi.

Per i lettori invece, vale sempre la regola del fermarsi a leggere oltre il titolo, esser sicuri di averne compreso il contenuto prima di condividerlo e commentarlo sui social e, ovviamente, partire da siti, testate e autori riconosciuti come punti di riferimento affidabili.

La trasparenza e autorevolezza dell’informazione passa dai fondamenti dell’etica professionale e non può non prescindere da una comunicazione chiara, comprensibile e sempre verificabile.

Pena la credibilità dell’autore, sia esso editore o singolo professionista.

Silvia Argentiero