Green, impegnata nel sociale e con una governance etica: come l’Europa ridisegna le aziende (parte 1)

La nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) entrata in vigore quest’anno, sta ampliando la responsabilità delle imprese in materia di sostenibilità. In particolare, la normativa CSRD richiede alle imprese di pubblicare informazioni dettagliate sui loro impatti ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché sulle politiche che stanno adottando per affrontare tali questioni. Già prima della nuova norma, la Direttiva CSR del 2014 imponeva alle imprese di divulgare informazioni sulle loro politiche ESG, ma la sua attuazione è rimasta limitata a pochi ambiti.

In tale contesto, La Commissione Europea ha inoltre presentato due ulteriori proposte nel 2022, entrambe volte a creare un quadro normativo che favorisca la sostenibilità e la giustizia sociale. La prima proposta riguarda la Corporate Sustainability Due Diligence, che imporrebbe alle grandi imprese e a quelle ad alto rischio di monitorare e prevenire gli impatti negativi delle loro attività sull’ambiente, sulle condizioni di lavoro e sui diritti individuali. La seconda proposta, il Forced Labour Ban Regulation, mira a vietare i prodotti realizzati con lavoro forzato, nell’ambito di una lotta contro la schiavitù moderna e per eliminare questi prodotti dal mercato europeo. L’obiettivo generale di queste proposte è quello di creare un’economia moderna, sostenibile e inclusiva, incoraggiando gli investimenti ESG e promuovendo la trasparenza e la visione a lungo termine nelle attività economico-finanziarie, nonché gestendo i rischi finanziari derivanti dai cambiamenti climatici, dall’esaurimento delle risorse e dalle questioni sociali.

Il principio cardine dei nuovi report di sostenibilità che le aziende dovranno compilare, è quello della doppia materialità informativa: Con il report di sostenibilità, le aziende dovranno fornire informazioni sia sull’effetto della sostenibilità sull’azienda stessa, ad esempio gli effetti del cambiamento climatico sul modello di business, sia sull’effetto dell’azienda sull’ambiente circostante, ad esempio l’impatto delle emissioni produttive sulla qualità dell’aria.

di Andrea Morreale