Nuova direttiva contro il Greenwashing

La direttiva contro le dichiarazioni ambientali ingannevoli, ovvero il greenwashing, del Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea ha ricevuto l’okay dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Le restrizioni previste per le imprese riguarderanno termini come ecologico, naturale, biodegradabile, climaticamente neutro o eco sulle confezioni dei prodotti se non comprovate.

Nuove etichette di sostenibilità

Per semplificare le informazioni sui prodotti i deputati hanno, infatti, previsto di autorizzare solo le etichette di sostenibilità basate su sistemi di certificazione ufficiali o stabiliti da autorità pubbliche.

Da vocabolario, quando parliamo di greenwashing parliamo di una strategia di comunicazione o di marketing perseguita da vari attori che presentano come ecosostenibili le proprie attività. Cercando in questo modo di occultarne l’impatto ambientale negativo.

Un’indagine della Commissione Europea ha evidenziato che il 53,33% delle dichiarazioni ambientali sulle etichette dei beni venduti in Europa non è affidabile. Risultano, quindi, fuorvianti e non sostenute da prove scientifiche.

Sustainability Report 2023

Questo tipo di fenomeno rischia di influenzare e modificare in modo notevole le decisioni dei consumatori. Azioni che smuovono annualmente miliardi di euro. Il Sustainability Report 2023 di NielsenIQ riporta che l’86% delle famiglie è incline ad acquistare prodotti che riportano le diciture precedentemente elencate sul packaging. Solo nel 2023 questo tipo di mercato ha guadagnato in Italia 14,5 miliardi di euro.

Come sottolinea il presidente Sima a proposito della direttiva, Alessandro Miani: “Le finte indicazioni ambientali hanno però effetti negativi non solo sui consumatori e sul mercato, ma anche sull’ambiente, perché un prodotto fintamente ecologico ha un inevitabile impatto ambientale negativo in termini di emissioni inquinanti .”

I nuovi divieti studiati dall’Ue devono quindi essere estesi a tutti i settori che hanno a fare col concetto di sostenibilità. Tutto ciò che viene presentato come ecologico o sostenibile deve essere scientificamente dimostrabile. Va verificato e validato da organi ufficiali pubblici riconosciuti a livello internazionale.

Il reale impatto positivo sull’ambiente, come richiesto dalla direttiva, deve essere espressamente indicato in etichetta. Questo tutelerebbe anche il Made in Italy e l’agricoltura biologica che in Italia rappresenta il 17,4% della superficie agricola utilizzata, contro il 9,9% della media Ue.

Di Andrea Romeo


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