In occasione del primo Sustainable Summit promosso e organizzato da Richmond Italia, si è posta l’attenzione sulla nuova identità da riconoscere al termine “sostenibilità” per il prossimo futuro, ovvero:

• Sostenibilità non più intesa solo come elemento necessario nella strategia di impresa, ma come vero e proprio valore fondante della stessa, in grado di orientare processi e progetti della realtà imprenditoriale a 360 gradi: economicamente, ma anche socialmente nell’interesse del territorio e della comunità di riferimento;

• In questo senso l’obiettivo dell’impresa deve essere, oltre che alla sua creazione, soprattutto alla condivisione di questo valore, di cui è necessaria una reportistica razionale e condivisa basata su criteri ESG (Environment, Social e Governance topic);

• Dalle precedenti considerazioni è dunque possibile rinnovare la definizione di sostenibilità all’interno dell’azienda come “orientamento a perseguire un vantaggio tramite la creazione di un valore condiviso con gli stakeholder di riferimento, per una maggiore competitività e un approccio collettivo utile alla comunità”.

Non vi è dubbio che l’integrazione e la creazione di valore siano i due strumenti del futuro per essere sostenibili. Oggi è necessario identificare in maniera univoca i criteri di rendicontazione per far sì che l’approccio sia misurabile e contestualizzato.

Di Maria Grazia Persico