UE: possibile taglio emissioni al 90% entro il 2040

Da una bozza della comunicazione che l’esecutivo comunitario svelerà il 6 febbraio si intuisce che la Commissione europea si appresta a presentare un piano per ridurre le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.

Il testo riconferma l’impegno di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il target del 90%, definito “l’opzione preferita” nella valutazione d’impatto, è in linea con le raccomandazioni del comitato consultivo scientifico dell’Ue. È inoltre un obiettivo di passaggio tra il target al 2030 “Fit for 55” e quello della neutralità climatica al 2050.

L’iniziale accoglienza dei paesi membri è stata moderata, a eccezione della Danimarca e della Polonia che avrebbero manifestato pieno appoggio all’iniziativa. Ma una lettera resa nota da Politico mostra il sostegno di altri undici Paesi al provvedimento, fra cui Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Austria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Bulgaria.

Altre possibilità

“La necessità di un’ambiziosa azione globale sul clima non è mai stata così evidente”, si legge nella lettera “Nell’attuale contesto, in cui la necessità di un’azione climatica ambiziosa su scala globale è più evidente che mai, incoraggiamo vivamente la Commissione europea a raccomandare un obiettivo climatico ambizioso per il 2040 nella sua prossima comunicazione”.

Ciò, prosegue la lettera, “invierebbe un forte segnale politico secondo cui l’UE darà l’esempio per convincere altri grandi produttori di emissioni a seguire l’esempio per garantire i contributi necessari per mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C in modo tempestivo prima della COP30”.

C’è, inoltre, la possibilità che il prossimo 6 febbraio la Commissione europea proponga ai Paesi membri di valutare il mantenimento dello status quo o un obiettivo ancora più ambizioso del 90%. Chiudendo così le iniziative climatiche dell’attuale commissione, in vista delle elezioni europee di giugno.

Secondo una recente valutazione della Commissione dei Piani nazionali energia e clima dei Paesi membri, l’UE non riuscirà a ridurre le emissioni oltre al 51% entro il 2030, ovvero 4 punti percentuali al di sotto del suo target dichiarato e giuridicamente vincolante.

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Di Andrea Romeo